Dietro l’abbreviazione Rhus Tox si nasconde uno dei più utilizzati rimedi omeopatici, con uno dei nomi più complicati (il nome completo infatti è Rhus toxicodendron).
Il Rhus tox viene tradizionalmente consigliato in tutti i casi di Herpe2, sia labiale che genitale, ove sono presenti eruzioni cutanee vescicolari con molto gonfiore, prurito e dolore pungente.
Tuttavia i possibili utilizzi di questo rimedio non si fermano qui...
L’arnica è forse uno dei rimedi omeopatici più conosciuti e che più spesso troviamo disponibile: creme per le infiammazioni articolari e contusioni, granuli per dolori vari...
Ma è davvero tutto qua quello in cui ci può aiutare questo rimedio?! E lo stiamo consigliando correttamente?!
Il rimedio Spongia è un rimedio con forte tropismo per l’appartato respiratorio, dove è utile nei casi di tosse secca, rauca localizzata a livello faringeo.
Caratteristico è il “suono” della tosse di spongia che ricorda il rumore di una sega che taglia il legno e che aggrava verso mezzanotte ed è migliorata dall’assunzione di bevande calde.
Kali bichrobicum è un rimedio omeopatico che si caratterizza per la localizzazione molto precisa del dolore o del disturbo.
In particolare Kali ha un trofismo specifico per l’apparato respiratorio e sarà un rimedio di elezione in tutti quei casi ove c’è muco vischioso, che fatica a venire espulso.
Il paziente che necessita come rimedio di kali bichrobicum, avrà un aggravamento dei sintomi durante il periodo invernale, con l’aria fredda e al mattino, mentre si osserverà un miglioramento con il calore e durante l’estate (soprattutto per le situazioni croniche).
La tosse è violenta con peggioramento verso sera, in particolare tra le due e le tre di notte, ma migliora stando coricato o con il calore del letto, si può presentare anche dolore retro-sternale che si irradia alla schiena.
Gelsenium sempervirens è un rimedio che facilmente potremmo consigliare in caso di influenza ed in particolare in quei casi dove la sindrome influenzale causa debolezza e tremori a tutti i livelli.
In particolare: tremano gambe e mani e trema la schiena, scossa da brividi che salgono e scendono lungo la colonna vertebrale.
Altro sintomo molto caratteristico delle febbri da gelsenium è la tremenda debolezza: il paziente fa fatica a tenere gli occhi aperti ed è in uno stato di profonda sonnolenza, accentuata dalla pesantezza delle palpebre che tendono a calare sugli occhi.
In questa situazione, il paziente vuole essere lasciato tranquillo, anche perchè si trova in uno stato di confusione ed intontimento mentale.
Aconitum è il primo policresto che trattiamo: ovvero un rimedio che cura i sintomi in varie parti del corpo, sintomi che tuttavia saranno caratterizzati da alcune caratteristiche comuni nel caso di aconitum, come l’insorgenza improvvisa e violenta spesso a seguito dell’esposizione a freddo secco, intenso e gelido, o dopo un grande shock od emozione.
I sintomi sono quelli tipici delle infiammazioni acute, quali cute rossa, calda e secca, febbre molto alta, grande sete d i bevande fredde e dolori forti ed intollerabili.
Disturbi tipici sono a carico del sistema nervoso, con cefalee congestive e brucianti con sensazione di pienezza e calore, come anche nevralgie sul lato sinistro con il viso che può passare da rosso e caldo in posizione distesa a pallido in posizione seduta o in piedi e avere le guance di due colori diversi (una rossa e una bianca).
Gli occhi spesso sono rossi, caldi e secchi, con palpebre gonfie e il paziente può presentare fastidio a stimoli luminosi intensi.
