Non sono un segreto le proprietà dell’olio essenziale di pino mugo, una produzione che dalle valli alpine ha conquistato velocemente le nostre città.
Viene infatti largamente usato, e a buon ragione, per una serie di patologie dell’apparato respiratorio: dalle sinusiti alle bronchiti, fino all’asma. Ha infatti proprietà sedative della tosse, balsamiche e antiinfiammatorie. Come sempre accade coi prodotti naturali, le controindicazioni sono poi davvero scarse: molto rare sono state le irritazioni delle mucose della gola e le allergie.
Quello che però non ci si aspettava fino a qualche anno fa è l’efficacia degli estratti di pino su alcune specifiche problematiche sessuali, quali le vampate di calore tipiche della menopausa e la disfunzione erettile.
In questo contesto, è l’estratto di pino marittimo francese a garantire gli effetti migliori, perché ricco di quel principio attivo che risponde al nome scientifico di Pycnogenolo. Uno studio del 2013 su 170 donne in pre-menopausa, ha dato risultati importanti. Sono bastati 30mg di pycnogenolo, due volte al giorno per un mese: tutti i sintomi delle vampate sono migliorati, insonnia compresa, con le uniche eccezioni della sensazione di formicolio e delle percezioni anormali.
Sull’altro versante, è un composto formato dal solito pycnogenolo insieme a l’arginina a garantire il risultato sperato. Il test, effettuato nel 2010, ha coinvolto 124 maschi, tra i 30 e i 50 anni, affetti da una lieve disfunzione erettile. Tra il terzo e il sesto mese di trattamento, il composto ha regalato il suo vigoroso effetto, fino quasi a garantire il raddoppio della funzionalità sessuali dei pazienti. In particolare, sembra che tutto sia dovuto ad un significativo aumento del testosterone nel plasma sanguigno.
Nuovi scenari allora per l’utilizzo degli estratti di pino, che da parte sua sembra non discriminare: aiuta tutti, e su diversi fronti.
Riccardo Carli
Tra le fonti: "Le 100 erbe della salute", Fabio Firenzuoli
Foto: online-news