Avevamo già parlato del Partenio come efficace prodotto contro il mal di testa.
L’interesse attorno alla pianta è però talmente alta che si stanno cercando i modi migliori per amplificarne i risultati, studiando le combinazioni migliori con altri fitofarmaci. Tutte affinità che aumentano la gamma di opzioni terapeutiche che partenio sembra offrirci.
Anche se il meccanismo d’azione contro il mal di testa non è stato del tutto chiarito, l’ipotesi più probabile è che l’effetto sia dovuto al blocco dei recettori per la serotonina: sia il partenio che il salice si sono dimostrati efficaci in questa campo, riuscendo addirittura a completarsi a vicenda quando usati insieme. Ecco perché si è ipotizzato che la combinazione possa dare un effetto superiore sull’emicrania, rispetto all’estratto di partenio preso da solo.
Nel 2006 si è dunque proceduto con il test vero e proprio.
Lo studio è durato 12 settimane, in cui i soggetti che soffrivano di emicrania hanno assunto 300mg di partenio e 300mg di salice due volte al giorno.
Obiettivo: registrare la frequenza degli attacchi di emicrania, la loro intensità e durata, la qualità di vita delle persone e la tollerabilità della terapia. Come previsto, i risultati non si sono fatti attendere: gli attacchi si sono ridotti del 57.2% dopo 6 settimane e del 61.7% dopo 12 settimane. L’intensità è stata del 38.7% minore dopo 6 settimane e del 62.6% a fine terapia. La durata degli attacchi è stata più che dimezzata a metà trattamento ed è scesa del 76.2% alla dodicesima settimana. L’associazione tra partenio e salice promette bene dunque, e si attende ora solo un riscontro su una fetta più ampia di popolazione.
Nel 2011 una seconda ipotesi è stata messa alla prova, perché un altro rimedio naturale contro il mal di testa è lo zenzero. Cosa succede se lo si assume in combinazione con partenio?
I soggetti coinvolti, con un’emicrania in fase iniziale e di media intensità, hanno assunto il complesso attivo, e nel 32% dei casi, dopo appena un’ora, il dolore è cessato.
A mo’ di confronto, solo il 16% dei soggetti trattati col placebo ha avuto lo stesso risultato. Dopo 2 ore, il 63% del primo gruppo non ha sentito più dolore, contro il 39% del gruppo-placebo. Per quanto riguarda l’intensità del dolore stesso, questa è stata significativamente più bassa nei soggetti trattati con zenzero e partenio, tra l’altro senza alcun effetto avverso registrato.
La somministrazione di zenzero e partenio sembra essere dunque un trattamento efficace per trattare l’emicrania in atto, quanto meno nella sua fase iniziale e ad una intensità lieve o media.
Più recentemente, si è addirittura tentato di combinare gli estratti di partenio con l’agopuntura. Anche in questo caso, i risultati benefici sull’emicrania sono stati maggiori della somma degli effetti dei singoli trattamenti, tanto da fare avanzare l’ipotesi che le due terapie si intensifichino l’una con l’altra.
Tutte cose che richiedono conferma naturalmente, ma come in ogni giallo che si rispetti, i tre indizi a favore di partenio cominciano a contare come prova nei suoi confronti.
- "The combined effect of acupuncture and Tanacetum parthenium on quality of life in women with headache: randomised study."Ferro EC, Biagini AP, da Silva ÍE, Silva ML, Silva JR, Acupunct Med. 2012 Dec;30(4):252-7.