L’appena trascorsa Domenica delle Palme, ci da l’occasione di parlare di un albero tipico della nostra nazione: l’Ulivo.
Sin dall’antichità, numerose culture del bacino del Mediterraneo (zona in cui la pianta è autoctona), hanno conferito diversi significati simbolici a questa pianta.
Pace, fecondità, benessere e benedizione sono solo alcuni dei significati attribuiti ai ramoscelli di Ulivo.
Nella mitologia greca, il ramoscello di Ulivo fu offerto dalla Dea Atena agli ateniesi dopo aver sconfitto il Dio del Mare Poseidone; per i Romani, l'ulivo era simbolo insigne per uomini illustri.
Nella cultura ebraica, era simbolo della giustizia e della sapienza.
La prima citazione dell'ulivo nella tradizione ebraica si ha nella Bibbia, alla fine del racconto del diluvio universale, quando la colomba porta a Noè, come segno di pace, un ramoscello di olivo.
San Paolo, nelle sue lettere utilizza la differenza tra le due specie di olivo come metafora per determinare le relazioni tra isrealiti increduli e gentili credenti. Infatti, l'Olea europea var europea, ovvero l’olivo coltivato ha drupe grandi e ricche di olio mentre l’Oleo europea var sylvestris, o oleastro ha rami spinosi, drupe piccole e poco oleose
Nella festa cristiana delle Palme, l’ulivo rappresenta Cristo stesso che, con il suo sacrificio, diventa strumento di riconciliazione e di pace per l’umanità.
Dal punto di vista nutrizionale e fitoterapico, l’estratto delle foglie di Ulivo, così come l’olio di olive posseggono proprietà che variano dall’antiossidante, all’antitrombotico, dall’animutageno all’antifiammatorio. Non stupisce, quindi, che l’olio di oliva sia indicato come il principio degli effetti benefici della dieta mediterranea.
A livello biologico, tali effetti sono da attribuirsi al contenuto di polifenoli dei derivati dell’olivo, in particolare all’idrossitirosolo e all’oleuropeina.
Se gli effetti sul Sistema cardiovascolare e sull’infiammazione sono ormai noti, ben più recente è l’interesse scientifico per le proprietà neuroprotettive dell’ulivo.
Sin dal concepimento sembra essere importate l’assunzione di buone quantità di olio di olive. In uno studio in vivo di Pase e Teixeira , l’alimentazione degli animali da laboratorio gravidi con una dieta costituita al 20% di olio di olive ha prodotto un aumento dei livelli di BNFD (fattore per la cresita neuronale) nei nascituri, ed un aumento della montata lattea nelle partorienti.
Inoltre, l’assunzione di olio di olive ha fatto sì che I nascituri avessero una ridotta perossidazione lipidica, contemporanea ad un aumento dei livelli di glutathione (un potente antiossidante).
Sempre a livello mentale, l’ulivo si è dimostrato in grado di ridurre I sitnomi di tolleranza a seguito della somministrazione di morfina.
L’azione scavenger di idrossitirosolo ed oleuropeina ha reinstaurato l’effetto analgesico della morfina in topi a cui era stata indotta tolleranza al farmaco. Infatti, l’infusione di morfina aumenta livelli di composti pro-ossidanti a livello della spina dorsale, a tal punto che sovraccarica I sistemi antiossidanti endogeni. I composti dell’ulivo, non solo hanno inibito la produzione di radicali liberi ma hanno anche consentito il ripristino dell’attività endogena antiossidante.
E buona Pasqua a tutti!
Luca Guizzon
Fonti:
Int J Mol Sci. 2018 Feb 28;19(3). Potential Health Benefits of Olive Oil and Plant Polyphenols. Gorzynik-Debicka M etl al
J Nutr Biochem. 2015 Nov;26(11):1200-7. Olive oil-enriched diet reduces brain oxidative damages and ameliorates neurotrophic factorgene expression in different life stages of rats. Pase CS
J Biol Regul Homeost Agents. 2014 Jan-Mar;28(1):105-16. Olea Europea-derived phenolic products attenuate antinociceptive morphine tolerance: an innovative strategic approach to treat cancer pain.
Muscoli C, et al
J Biol Regul Homeost Agents. 2014 Jan-Mar;28(1):105-16. Olea Europea-derived phenolic products attenuate antinociceptive morphine tolerance: an innovative strategic approach to treat cancer pain.
Muscoli C et al