Può essere una cattiva notizia per gli amanti delle diete ferree. Per tutti gli altri, invece, arriva l’attesa scusa per mangiare cioccolata di tanto in tanto, e al bando i sensi di colpa.
Attenzione però, non è tutta la barretta ad essere un toccasana, bensì solo la sua componente di flavoinoidi: delle importanti sostanze che si confermano sempre più come fondamentali per la salute, in particolare per quanto riguarda il miglioramento delle proprietà cognitive durante la terza età.
Eccolo dunque lo studio del 2015, condotto dalla American Society for Nutrition: lo scopo era di valutare l’effetto del consumo di flavonoidi sulle capacità cognitive in pazienti anziani, ma sani. A novanta individui anziani, senza evidenze cliniche di disfunzione cognitiva, sono state somministrate diverse dosi di flavoinoidi, ogni giorno per 8 settimane. Un gruppo ha assunto una bevanda contenente 993 mg del principio attivo, un secondo gruppo 520 mg e i rimanenti soltanto 48 mg.
I risultati non si sono fatti attendere, anche se con qualche piccola differenza in base alle dosi assunte: nei test generali che misurano le facoltà cognitive, i miglioramenti sono stati infatti significativamente più visibili nei due gruppi che avevano assunto più flavoinoidi. Anche per quanto riguarda la fluidità di linguaggio i migliori risultati sono stati ottenuti da questi pazienti, ma in questo caso la dose minore ha garantito comunque un effetto positivo.
Ci sono stati poi miglioramenti nella resistenza insulinica, nella pressione sanguinea e nella perossidazione lipidica, con effetti sempre proporzionalmente maggiori nei gruppi trattati con la dose più massiccia.
Sembra proprio allora che il consumo regolare di flavonoidi del cacao possa ridurre la disfunzione cognitiva associata all’età, forse proprio grazie all’aumento della sensibilità all’insulina.
E naturalmente, non serve strafogarsi di cioccolata per ottenere i risultati sperati. Esistono infatti fitoterapici specifici a base di flavoinoidi: di certo meno gustosi, ma altrettanto sicuramente con minori effetti collaterali.
Riccardo Carli
Fonti: Fabio Firenzuoli, Le 100 Erbe della Salute, Tecniche Nuove