L’acido ursodedossicolico, utilizzato per il trattamento di affezioni alle vie biliari, può essere formulato come sciroppo o per meglio dire come sospensione, quando il prodotto industriale risulta mancante.
Infatti, sono presenti in commercio specialità medicinali sotto forma di capsule o compresse, così come in veicolo sciropposo. Tuttavia, nei casi in cui ci sia carenza di questo medicinale, il medico può richiedere che venga allestito nel laboratorio galenico della farmacia. Ovviamente, quando l'emergenza sarà rientrata tale possibilità verrà accantonata a favore del ritrovato farmaco industriale.
Ma a cosa serve questo principio attivo?
L’acido ursodessossicolico è un acido biliare che deriva dall'azione sull'acido colico da parte della flora batterica intestinale. Il suo particolare nome, deriva dal termine “ursus” - orso, poichè nella bile di questi mammiferi viene rinvenuto in grande quantità. Non da loro viene estratto, ma viene prodotto per sintesi chimica a partire da una struttura steroidea.
Per la sua attività è fondamentale avere una flora intestinale in ordine. Infatti, sono i probiotici naturalmente presenti nel nostro intestino che ne permettono l'efficacia terapeutica.
Dopo vari passaggi, e qualche settimana la bile arriva a contenere oltre il 70% di acido ursodeossicolico, riducendo la formazione di calcoli di colesterolo. Infatti la bile con l’acido ursodesoddicolico aumenta la sua capacità solubilizzante. Viene soppressa anche la sintesi di colesterolo ed il suo assorbimento intestinale.
Utile per trattare casi di calcolosi biliare e stati epatici alterati, si è visto in grado anche di ridurre il senso di affaticamento nei pazienti epatopatici.
Inoltre si stanno studiando le sue proprietà antiossidanti ed antiinfiammatorie per altre patologie dell'apparato digerente, come l'esofago di barrett.
Cefalea, reazioni dermatologiche o gastrointestinali sono i principali effetti collaterali collegati all'assunzione di questo principio attivo.
Bisogna prestare attenzione anche alla concomitante somministrazione di sostanze che inibiscono l’assorbimento intestinale degli acidi biliari, come ad esempio la colestiramina. e con farmaci che aumentano l’eliminazione biliare del colesterolo (estrogeni, contraccettivi orali, alcuni ipolipemizzanti) in quanto possono limitare l'efficacia del farmaco.
Dott. Luca Guizzon
Farmacista territoriale esperto in fitoterapia, Farmacia Campedello Vi
Fonti.
Int J Pharm Compd. 2018 Nov-Dec;22(6):516-526. Compatibility of Baclofen, Carvedilol, Hydrochlorothiazide, Mercaptopurine, Methadone Hydrochloride, Oseltamivir Phosphate, Phenobarbital,
Propranolol Hydrochloride, Pyrazinamide, Sotalol Hydrochloride, Spironolactone, Tacrolimus Monohydrate, Ursodeoxycholic Acid, and Vancomycin Hydrochloride Oral Suspensions Compounded with SyrSpend SF pH4. Polonini, da Silva et al