Essendo una specie ancora a rischio estinzione, forse non sarebbe il caso di parlare dei vari modi per sfruttare Ginkgo biloba ed i suoi estratti.
D’altro canto, se la pianta comincia ad essere considerata di particolare interesse, c’è da sperare che ne venga favorita la fioritura ed allargato l’areale. Avevamo già parlato di come Ginkgo stia sfruttando l’interesse dell’uomo nei suoi confronti per cercare di sopravvivere.
Ultimamente, questo interesse si è accentuato, perché la pianta asiatica sta promettendo un effetto mirato contro l’emicrania: in particolare, per la versione con aura.
Già nel 2009 si è infatti testata l’efficacia di un particolare componente estratto da Ginkgo biloba, detto ginkgolide B, su questo tipo di mal di testa.
Si sono reclutate una serie di pazienti, tutte sofferenti questo tipo di emicrania, sia nella forma con aura tipica sia in quella con aura senza dolore. Si tratta di un gruppo composto da sole donne, perché secondo le statistiche sono loro quelle maggiormente affette dal disturbo. Il trattamento è durato 6 mesi: nei primi 2 mesi le pazienti hanno evitato di assumere i farmaci classici. Poi la terapia vera e propria è durata 4 mesi: 60mg di fitosoma di ginkgo, 11mg di coenzima Q10 e 8,7 mg di vitamina B2, da assumere per 2 volte al giorno.
I risultati parlano a favore di Ginkgo: il numero di attacchi di emicrania durante il trattamento è diminuito, così come la durata media delle emicranie, che si è quasi dimezzata.
Nell’11,1% dei pazienti l’emicrania è addirittura scomparsa già nel corso dei primi due mesi, e la percentuale è salita fino al 42,2%, nei due mesi successivi. Il tutto senza aver registrato casi di eventi avversi.
Si può dunque concludere che ginkgolide B è efficace nel ridurre la frequenza e la durata dell’emicrania con aura: l’effetto è evidente già nel primo bimestre di trattamento e aumenta ulteriormente nel secondo.
Se si potesse descrivere questo effetto positivo sull’uomo come un cosciente tentativo da parte della pianta di trovare alleati per la propria sopravvivenza, bisognerebbe complimentarsi per la scelta dell’emicrania come obiettivo, visto che di questo disturbo soffrono quasi 2 persone su 10 nel mondo.
Fonti:
Foto: Ginkgocreme