Inizia la primavera e subito compaiono le prime allergie!
Per contrastarle si possono utilizzare degli spray a base di sodio cromoglicato. Il sodio cromoglicato è in grado di inibire la il rilascio dei mediatori chimici che determinano, a livello polmonare, la reazione bronchiolospastica sia immediata che tardiva. Questo effetto protettivo può durare ore.
Per contro, se viene somministrato anche soltanto un minuto dopo la stimolazione antigenica, il cromoglicato presenta scarso effetto sul decorso della risposta. Non ha effetto broncodilatatore intrinseco, ma evita la broncocostrizione indotta da agenti allergizzanti o sostanze chimiche (esp. Acido acetilsalicilico).
Come mai tutto questo parlare del sodio cromoglicato, in un articolo che dovrebbe trattare di omeopatia?
Perchè è stato preso come medicinale convenzionale di riferimento per effettuare un confronto di efficacia e tollerabilità nei confronti di uno spray omeopatico a base di luffa.
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Che i topi se la facciano sotto di fronte ad un gatto, è una cosa che la natura ci insegna da sempre.
Non si pensava però che lo stesso effetto potesse essere raggiunto da una pianta che del gatto porta solo il nome: la cosiddetta “barba di gatto” appunto, tipica dall’Indonesia, chiamata scientificamente Orthosiphon.
Le sue foglie tritate contengono, oltre a diverse vitamine, i preziosi flavonoidi e un efficace olio essenziale: l’effetto principale è proprio quello di stimolare l’attività renale, costituendo così un buon diuretico naturale.
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L’acetil-carnitina non solo è un estere aminoacidico, ma anche una forma di rilascio sia di L-carnitina che di gruppi acetilici. Entrambi i componenti che costituiscono da questa molecola hanno importanti funzioni a livello fisiologico.
E non stiamo parlando di funzioni da nulla...
La parte acetilica, contribuisce alla produzione di acetilcolina: un neurotrasmettitore il cui deficit può causare malattie quali Alzheimer o demenza. Un'attenta analisi della letteratura scientifica ha concluso chela somministrazione di acetilcarnitina potrebbe migliorare i risultati dei compiti di attenzione e concentrazione in soggetti anziani colpiti dal morbo di Alzheimer, così come la memoria verbale a lungo termine e l’attenzione. Questi risultati potrebbero essere dovuti sia alla capacità dell’acetil-carnitina di impedire la morte dei neuroni, sia all’aumentata produzione di acetilcolina. Inoltre, il gruppo acetile, associato con il coenzima A (sostanza naturalmente presente all’interno delle nostre cellule), interviene nel ciclo di produzione dell’energia cellulare, influenzando sia il metabolismo degli acidi grassi che quello degli zuccheri.
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Si può tranquillamente affermare che la caratteristica principale del rimedio Bryonia sia curare la “secchezza” a tutti i livelli.
Infatti, il soggetto “bryonia” ha proprio tutto secco: i sintomi, i comportamenti, i sentimenti, il fisico...
Ma andiamo con ordine.
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